Posts contrassegnato dai tag ‘olocausto’

Dopo la sua ascesa al potere, una delle principali mosse  di Hitler nell’ambito del mondo accademico fu la nomina di Eugen Fischer a capo del dipartimento di Antropologia del celebre Kaiser Wilhelm Institute di Berlino: il suo scienziato della razza preferito avrebbe dimostrato la scienza razziale nazista.

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Eugen Fischer è un tristemente famoso scienziato della razza. Operò nei territori dell’Africa Sudoccidentale tedesca (la Namibia odierna) nei primi anni del Novecento, al tempo della brutale colonizzazione tedesca. (altro…)

Campo di concentramento di GursTra il 1941 e il 1944, il campo di concentramento di Gurs, nell’estremo Sud-Ovest della Francia, fu utilizzato dai Nazisti per rinchiudere baschi, zingari ed ebrei, tra gli altri.  Il campo, uno dei più grandi di tutta la Francia occupata era stato originariamente costruito dal governo francese alla fine della guerra civile spagnola per accogliere i rifugiati in fuga dal regime di Franco, ma allo scoppio della Seconda guerra mondiale fu riconvertito per l’internamento dei cittadini tedeschi e di altri stati dell’Asse, oltre che di prigionieri politici e criminali comuni francesi.

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Quinta e ultima parte di un articolo di Tom Knox apparso sul Daily Mail sotto il titolo L’altro genocidio racconta l’incontro dell’autore con la Namibia e la sua tragica storia.

Nel 1904 il popolo Herero del nord della Namibia si ribellò, massacrando dozzine di coloni tedeschi. I tedeschi interpretarono questa rivolta come una seria minaccia al potenziale economico della loro colonia ricca di diamanti, e inviarono uno spietato imperialista prussiano, Lothar von Trotha, a occuparsi della rivolta.

Il popolo Herero fu vittima di un vero e proprio olocausto

Le esplicite istruzioni del Kaiser al suo viceré furono quelle di “emulare gli Unni” in crudeltà e spietatezza. (altro…)

La quarta parte di un articolo di Tom Knox apparso sul Daily Mail sotto il titolo L’altro genocidio racconta l’incontro dell’autore con la Namibia e la sua tragica storia.

In un certo senso, si può dire che la Namibia esiste solo grazie all’interesse tedesco per i diamanti. Agli inizi del Novecento geologi inviati dalla Germania iniziarono a esplorare la zona alla ricerca di risorse minerarie, tra cui i diamanti. In precedenza questo territorio desolato era stato considerato adatto solo per gli allevatori di bestiame, al massimo per qualche mercante di guano. Lo stesso governatore tedesco della Namibia, che aveva acquisito la colonia quasi controvoglia durante gli anni Ottanta dell’Ottocento, dimostrava scarso interesse per i suoi domini.

Ma le pietre preziose erano una questione diversa, e il Kaiser mandò a loro difesa le sue forze coloniali d’elite. (altro…)